A me sono piaciute le catacombe di San Sebastiano. La parola catacomba deriva dal Latino “catacumbas” e significa luogo del riposo. In Italia ci sono cento catacombe, tra cui sessanta nei dintorni di Roma. Sopra le lapidi rettangolari mettevano dei simboli cristiani, il nome del defunto, il giorno della nascita e della morte e che cosa auguravano ai loro familiari morti.
(Aurora)
Quando siamo entrati dentro la chiesa di San Pietro, si vedeva già l’altare perché era enorme. Le colonne di questo altare sono state fatte con il bronzo dei cannoni di Castel Sant’Angelo.
(Giulia)
La cosa che mi è piaciuta di più è stata quando mercoledì mattina siamo andati all’udienza a vedere il papa Francesco. Certo, abbiamo dovuto aspettare un bel po’ prima di vederlo, di incontrarlo, ma quando stava per passare (fortunatamente ero in seconda fila), l’ho visto e dato che io non guardo molto il telegiornale, mi sono sorpresa molto del suo aspetto; quando l’ho visto mi sentivo come se stessi per incontrare Gesù perché il papa è vicinissimo a Gesù, ma oltre a questo mi sono sentita felice di vederlo.
(Lena)
Piazza San Pietro ha un colonnato che, se lo guardi da un punto preciso, le colonne sono tutte allineate, ricordano un abbraccio ed è l’abbraccio che ci dà Dio. La Basilica di San Pietro è la più grande del mondo. Io mi sentivo una formica in confronto alla chiesa perché Dio è immenso e nessuno potrà mai essere alla sua altezza.
(Alessio)
A me è piaciuta molto la chiesa di San Paolo perché aveva dei giardini curati benissimo, che mi hanno fatto pensare a quante volte i miei genitori mi hanno curato, che non è mica una cosa da poco! Aveva una statua raffinata, molto bella (lo devo ammettere: ho un debole per le statue, perché è come se al posto della statua ci fosse la persona vera). La parte interna della chiesa è uno spettacolo, è grandissima e ci sono così tanti quadri di papi che se solo ne guardi un quarto dici che sono già troppi. Il quadro che ho preferito è stato quello del papa Francesco.
(Chiara O.)
Una delle cose che mi è piaciuta di più quando sono andato a Roma è stato San Paolo Fuori le Mura. È uno dei primi monumenti belli che abbiamo visto a Roma. Appena ci siamo soffermati all’entrata del grande monumento ci siamo detti tutti che era BELLISSIMA!!! Don Paolo ci ha spiegato com’era l’interno e anche un po’ di storia di chi era e che cosa aveva fatto in passato San Paolo. Poi siamo entrati, e…WOW!!! Era grandissima!!!
(Diego)
Alle catacombe di San Sebastiano la guida ci ha riferito che il Santo adesso si trova nella basilica sopra la catacomba; i cristiani avevano inventato un passaggio che collegava la catacomba alla basilica, così, quando andavano in basilica, poi andavano alla catacomba. La catacomba di San Sebastiano mi ha ispirato fiducia, come se finalmente non mi fossi sentita timida, perché per me Sebastiano è stato un uomo che non aveva paura e io sto cercando di essere come lui: forte, fiduciosa e piena di Spirito, proprio come mi sono sentita quando finalmente ho visto la sua statua e la sua tomba, come se io stessi rivivendo la mia vita!
(Sofia)
La prima volta che sono entrata nella piazza San Pietro per l’udienza con il Papa, ho provato una stretta al cuore, proprio come se tutto il mondo intorno a me avesse smesso di girare e che nell’immensità della Terra fossimo rimasti solo io, la piazza e la chiesa. Quando uno pensa non s’accorge di cosa prova, ma quando uno non pensa, ma prova, sente tutto quello che ha vissuto in tutta una vita. E’ quello che è successo a me in quell’attimo: essere accolta da un unico grande sorriso, essere abbracciata dalle colonne, essere accettata per come sono veramente, senza avere bisogno di indossare una “maschera” per nascondere i miei sentimenti.
(Teodora)
È stata la più bella gita quella di Roma, ma la cosa che mi ha colpito di più è San Pietro. Bellissima è la piazza con il suo bellissimo colonnato: sembra proprio che ti abbracci.
(Francesco Ci.)
La storia di San Sebastiano racconta che lui faceva parte dell’esercito romano, i suoi compagni soldati non lo sapevano che Sebastiano era un cristiano, però appena seppero di questa cosa lo uccisero con le frecce. Sebastiano però non era morto, ma solo ferito, lo accolse una signora e si prese cura di lui. Appena si riprese, Sebastiano si fece vedere di nuovo dicendo: “sono qui, non sono morto!”. I soldati, appena seppero questa notizia, lo uccisero davvero e lo buttarono nella cloaca maxima. Sebastiano apparve nel sogno alla signora che si era presa cura di lui; la signora il giorno dopo lo fece seppellire nella catacomba che divenne la Catacomba di San Sebastiano.
(Ilia)
A Roma siamo andati alle catacombe di San Sebastiano. Siamo scesi per delle scale: erano “rocciose”, era un labirinto da dove non si riusciva ad uscire senza guida. Erano profonde e un po’ buie: facevano un po’ paura; per fortuna gli scheletri li avevano tolti. C’erano punti bui e inquietanti. Oltre alle tombe per una sola persona, c’erano quelle per le famiglie.
(Beatrice)
Siamo arrivati a San Paolo: una bellissima chiesa. Io ero piccolissimo rispetto alla chiesa, ero anche felice e stupito perché questa chiesa era enorme. Aveva cinque colonnati con colonne altissime! C’erano nella chiesa i ritratti di tutti i papi: erano circa 265, tutti curati e con papa Francesco illuminato da una luce.
(Francesco Co.)
Dal 26 Marzo al 28 Marzo sono andato a Roma con la scuola. A me è piaciuta più di tutto l’udienza del Papa perché non vedevo l’ora di vederlo perché non l’avevo mai visto e poi non ero mai stato a Roma ed è stata una bella esperienza.
(Giacomo)
Il momento che ho preferito è stato l’udienza del Papa: è stata molto bella perché mi ha fatto capire che bisogna condividere le cose. Come esempio il Papa ha detto di condividere il pane quotidiano come diciamo nel Padre Nostro. Alla fine dell’udienza ci ha fatto cantare il padre Nostro in Latino.
(Carolina)