8-9 novembre 2016
Viaggio a Firenze: classi IIA e IIB della Scuola Secondaria
Durante la gita a Firenze, che si è svolta l’8 e il 9 novembre, abbiamo visitato il Museo dell’Opera del Duomo dove abbiamo visto la ricostruzione della facciata originaria e le formelle disegnate da Giotto e prodotte da Andrea Pisano. In esse i protagonisti sono i mestieri e grazie ad esse abbiamo imparato che il lavoro scandisce il tempo. Le opere che preferisco sono le porte del Battistero, ricoperte d’oro. Mentre le osservavo si sentiva il tempo che gravava sul legno e sul metallo, come una canzone remota, antica ma potente.
In seguito abbiamo visitato il Battistero. Da fuori non mi ha colpito molto, ma quando sono entrata ho trattenuto il fiato: bellissimo! Il mosaico sul soffitto è composto da tasselli d’oro che riflettevano la luce. Abbiamo tenuto i “musi” per aria tanto tempo da avere il torcicollo. è suddiviso in strisce che raccontano storie diverse: la prima racconta la creazione, la seconda la vita di Giuseppe, la terza la vita di Gesù e la quarta di Giovanni Battista. Che bello! Tutto è così brillante! Ce ne siamo andati troppo presto…
Il giorno dopo abbiamo visitato il monastero di San Marco e abbiamo visto i dipinti del Beato Angelico che arricchendo la pittura con alcuni minerali è riuscito a farla brillare. Geniale!
In seguito abbiamo visitato Palazzo Vecchio: gli appartamenti della duchessa erano bellissimi, anche se mi chiedo come abbia fatto a riposarsi: ovunque si volga lo sguardo ci sono sempre particolari nuovi da osservare.
Mi ha interessato in modo particolare visitare la mostra che ricordava l’anniversario dell’alluvione di Firenze del 1966. Un proiettore trasmetteva in loop le immagini sulle pareti, mentre osservavo i libri rovinati, i giornali che strillavano i loro titoli trasmettendo la paura di una città. Tutto ciò ha infuso in me una tristezza infinita. Sono rimasta in quel locale più tempo possibile. Al ritorno a casa ero stanca ma non mi sarei mai aspettata tanta bellezza da una città!
Sofia
Questa gita mi è piaciuta molto anche per il rapporto che ho vissuto con i miei compagni e con i professori perché mangiando, giocando, parlando insieme ci si conosce meglio e magari si eliminano certi pregiudizi; per esempio io quando ho scoperto che sarei stata in camera con due ragazze dell’altra classe pensavo che sarei rimasta sempre da sola, invece mi sono divertita molto e le ho conosciute meglio.