È da tempo, ormai, che l’out door è entrato nella routine della scuola, ma questa volta siamo usciti “sotto casa”.
Una lunga passeggiata fino a Ticino guardando con occhi diversi ciò che è familiare, scoprendo anche gli alberi in modo nuovo: “questo albero è largo 9 abbracci, questo 1” ; “guarda Franci com’è piccola piccola sotto l’albero alto alto e come alta sotto quell’albero piccolo”; e correre in uno spazio immenso “ohhh…. Guardate, il trattorone che taglia l’erba”.
Poi zainetti sulle spalle, col panino preparato da mamma, siamo andati vicini vicini al Ticino. Al Lido, tirando i sassi “guarda rimbalza”; “perché fa le onde rotonde?” dipingendo su grandi fogli e… sì anche sui sassi, costruendo vulcani, scalando draghi, picchiando sui sassi con altri sassi “si è rotto e dentro è diverso”. La giornata è trascorsa nella scoperta di sperimentare spaziando liberamente.