Per la scuola di Ruzira (Burundi): un gesto di amicizia e solidarietà

All’inizio dell’Avvento i ragazzi della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato don Samuel Irakoze, un sacerdote burundese che attualmente è parroco in un paese delle Marche e che ha trascorso la sua infanzia e adolescenza nella scuola di Ruzira, in Burundi.

Durante l’incontro gli alunni hanno visto un video che è stato girato in occasione della visita alla scuola burundese che la professoressa Piccinini, la sua famiglia e don Samuel stesso hanno svolto l’estate scorsa.

Dalle immagini e dalle parole di don Samuel è risultata evidente la drammatica situazione in cui si trovano i bambini e i ragazzi burundesi, ma anche il loro desiderio di costruire nuovi rapporti che possano offrire migliori opportunità di crescita.

Per questo motivo insieme con la scuola primaria è stata organizzata una vendita di focacce, il cui ricavato è stato devoluto alla Onlus “Insieme per Ruzira”, che è nata proprio con lo scopo di ristrutturare gli edifici della scuola burundese.

I nostri ragazzi hanno seguito con attenzione e interesse l’incontro e alcuni di loro hanno scritto delle brevi lettere indirizzate ai bambini e ragazzi di Ruzira, grazie alle quali potranno nascere nuove amicizie; crediamo che l’incontro tra persone che vivono in realtà così diverse potrà essere un arricchimento per tutti.

Lettere per i bambini di Ruzira

 

Ciao, miei cari amici del Burundi,
oggi io voglio presentarmi, perché conosco voi ma voi non conoscete me, quindi mi impegnerò a dirvi qualcosa di me.
Io mi chiamo Paolo, frequento la scuola San Giorgio a Pavia che si trova in Lombardia, nel Nord Italia. Io e i miei compagni di classe siamo curiosi, quindi ci piacerebbe potervi incontrare o almeno scrivervi; secondo me sarebbe bello sia per noi che per voi. Io sono un ragazzo di dodici anni, per ora non sono altissimo, porto sempre un braccialetto al polso sinistro, ho i capelli e gli occhi marroni. Sarei venuto subito e di persona per farmi conoscere ma dovrei fare molti vaccini e penso di essere agofobico. Pavia è una cittadina piena di palazzi, scuole, chiese importanti; in particolare vi voglio parlare della mia scuola: è enorme, ha moltissime scale e stanze e noi ci lamentiamo dei nostri banchi che sono vecchi, invece voi che avete motivi seri per lamentarvi non lo fate. Io vi ammiro per molti aspetti ma quello principale è che tutto il mondo pensa ai soldi ma voi vi sentite liberi con pochi soldi. Noi dobbiamo imparare molto da voi.
Paolo

 

Ciao, io sono Giacomo e ho undici anni.
Dopo aver visto nel video che la mia insegnante è venuta da voi a portare alcuni regali, volevo chiedervi due cose. C’è un modo per entrare in contatto con voi? Sarebbe bello che potessimo scambiarci delle domande.
Potete risponderci così noi possiamo inviare altre lettere? Dal video ho capito che siete molto coraggiosi e io vi stimo tantissimo.
Io penso che potrei imparare più cose da voi di quante ne possa dire io perché voi, non so se ve ne rendete conto, date un importante esempio perché siete diversi da noi, mostrandovi così contenti per aver ricevuto in dono dei semplici palloncini. A mio parere siete persone piene di speranza, anzi siete “la speranza”, perché voi potete commettere peccati ma non quelli riguardanti l’uso dei soldi come invece spesso succede a noi.
Giacomo

 

Cari bambini del Burundi, vi saluto da Pavia.
La mia città è un posto bello dove vivono tante persone. Nella mia classe i miei compagni sono divertenti e simpatici, noi siamo felici e vorrei che anche voi lo foste, quindi vi darò due consigli: state con gli amici, non litigate perché stare da soli è bello per un po’ però insieme è meglio; siate sempre felici e positivi perché è più bello e vedrete che verrete ricompensati. Spero che siate felici.
Riccardo

 

Ciao, sono Lorenzo e vorrei raccontarvi la nostra vita scolastica da italiani e cosa dobbiamo imparare da voi. Noi abbiamo troppi libri e quaderni, voi ne avete pochi, noi spendiamo troppo per i libri e i quaderni e spesso li roviniamo, mentre voi non potete comprarne tanti.  Vorrei dire inoltre che per studiare bene bisogna avere un’aula adatta e io dal video ho visto che le vostre aule hanno bisogno di essere migliorate. È bello che voi continuiate ad impegnarvi ad imparare cose nuove e a stare insieme nella vostra scuola anche se la situazione è difficile.
Lorenzo

 

Cari bambini e ragazzi,
volevo solo dirvi che tutti noi della scuola San Giorgio vi sosteniamo e vi vogliamo tanto bene. Vi aiuteremo e vi faremo portare degli oggetti, dei regali per rendervi felici perché potete contare su di noi. Vi porteremo dei palloni da calcio o per la pallavolo perché abbiamo saputo che vi piace molto giocare con la palla ma ne avete poche. Vi voglio bene.
Miriam

 

Cari ragazzi,
ho visto il video che il figlio della mia insegnante ha girato. Adesso ho capito come vivete voi e che una palla da calcio è per voi molto importante. Mi ha colpito come sorridevate quando vi hanno portato le caramelle, i palloncini e come stavate attenti quando parlavano i visitatori italiani.
La nostra scuola è un po’ più grande e ha moltissimi banchi, in un banco ci sta una sola persona.Mi piacerebbe venire in Africa per provare come vivete i vostri giorni di scuola.
Martina

 

Ciao, sono Chiara, ho undici anni e vivo in un paesino vicino a Milano.
Vi sto scrivendo perché desidero conoscervi e mettermi in contatto con voi. Spero di venire una volta in Africa, parlare con voi e aiutarvi. Ciao
Chiara

 

Ciao, io mi chiamo Francesca.
Mi piacerebbe molto conoscervi ma sono ancora troppo piccola, però un giorno cercherò di venire da voi. La nostra scuola è molto diversa dalla vostra, ma mi fa piacere il fatto che voi siate felici di ciò che avete. Qui in Italia si sta molto bene, ho degli amici davvero simpatici che mi fanno sempre ridere e spero che voi ci possiate venire molto presto. Spero di vedervi.
Francesca

 

Ciao, mi chiamo Riccardo e adoro il calcio.
Vorrei farvi qualche domanda per conoscervi. A voi piace il calcio? Vi piace la scuola? Qual è il vostro hobby? Vi voglio dire che voi mi avete aperto il cuore verso tutti. Mi dispiace ma ci dobbiamo salutare;​ vi verrò a trovare di persona.
Riccardo

 

Cari ragazzi,
ho saputo che vi piace il calcio; io gioco con la squadra dell’oratorio. Due dei miei migliori amici vengono da due paesi dell’Africa: Costa d’Avorio e Nigeria. Vi auguro un buon proseguimento dell’anno scolastico.
Tanti cari saluti da Francesco

 

Ciao, mi chiamo Leonardo.
Spero che i soldi che abbiamo raccolto con la vendita delle focacce vi abbiano aiutato. Dobbiamo ricordarci che, sia che si possiedano pochi soldi sia che se ne possiedano molti, dobbiamo sempre avere fiducia e andare d’accordo con tutti. Spero che la mia lettera vi abbia portato conforto e allegria.
Leonardo

 

Mi piacerebbe farvi questa domanda: qual è il vostro desiderio più grande? Mi piacerebbe che tutti lo possiate realizzare e possiate migliorare la vostra scuola.
Giulia

 

Ciao, io sono Giacomo.
Io dedico il mio tempo libero a giocare a calcio e con gli amici. A voi cosa piace fare nel tempo libero? Se a voi piace il calcio io vi vorrei aiutare nella costruzione di un nuovo campo da gioco.
Tanti saluti da Giacomo

 

Cari ragazzi,
vi vorrei ringraziare per le cose nuove che mi avete insegnato, cioè ad amare e ad apprezzare di più quello che mi viene donato. Anche se non ci conosciamo di persona vorrei dirvi un enorme “grazie”.
Sveva